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Moneglia vista dal mare |
Raggiunto il camping “il Rospo” ben
più tardi del previsto abbiamo montato in fretta e furia la tenda e
siamo entrati in acqua.
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imbarco difficile |
Montata la tenda in fretta e furia
abbiamo portato a fatica i kayak in acqua e ci siamo preparati alla
navigazione. Ci imbarchiamo che è ormai tarda mattinata e puntiamo
verso ovest. Il golfo di Moneglia è poco interessante, ci sono
stabilimenti balneari che a quest'ora sono ancora vuoti. Costeggiamo
e proseguiamo oltre, il litorale diventa ripido e roccioso, un meraviglioso susseguirsi di piccole baie tutte da esplorare. All'interno
della roccia passa la famosa e caratteristica “strada delle
gallerie” che abbiamo percorso per raggiungere Moneglia da Sestri
Levante.
cercando l'ombra |
Alla punta più esposta dopo Moneglia
c'è anche una grotta molto bella, è un tunnel abbastanza lungo che
attraversa un piccolo promontorio roccioso, l'apertura è larga circa un paio di
metri e va via via stringendosi sbucando, con una piccolissima
apertura, nella baia successiva. L'ho percorso tutto, sentendomi un
grande esploratore. Alla fine ci si spinge con le mani sulla roccia
perchè non c'è più spazio per manovrare la pagaia; a poche
decine di centimetri dall'uscita un masso restringe il passaggio a
meno di 50 cm. Dopo averci spanciato sopra ad un'ondata ed aver quasi
rischiato l'uscita bagnata ho fatto retromarcia dato che di li
neanche con un kayak ci si passa.
la roccia nera e l'azzurro mare |
Giusto quando la fame si fa sentire
arriviamo all'unica grossa spiaggia -di ciottoli- presente su questo
tratto di costa, proprio sotto ad un ristorante posto in una valle
tra due gallerie ben visibile anche dalla strada. Sbarchiamo per un
bagno in mare (il mio primo dopo parecchi anni) ed il pranzo al
sacco. Dopo esserci rifocillati proseguiamo oltre fino a raggiungere
una punta con uno scoglio su cui e posata una statuetta... oltre
vediamo il centro di Riva Trigoso ma decidiamo di rientrare dato che
si sta alzando un po' di vento contrario al rientro. Il viaggio di
ritorno è più veloce dato che tagliamo i golfi e non ci soffermiamo
molto. Facciamo solo una pausa con sbarco sugli scogli a metà
strada, tagliamo anche il golfo di Moneglia e raggiungiamo il
campeggio.
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Sbarco su una frana |
La sera cena di pesce in un
ristorantino, giro sul lungomare e tra le viuzze del centro storico e
poi in tenda a riposare.
Veniamo svegliati verso le 6 da
un'acquazzone, aspettiamo che perda di forza e smontiamo la tenda.
La mattinata la passiamo in auto, sotto
ad un cielo nero e cupo a bighellonare tra le stradine di montagna
tra Sestri e le cinque terre. Verso le 10 il cielo si apre ma il mare
rimane molto mosso. A Riva Trigoso, sulla spiaggia all'inizio della
strada delle gallerie, mettiamo i kayak in acqua litigando con onde
alte più di un metro che formano una zona di surf. Ci rendiamo
subito conto che le condizioni non sono adatte alla nostra esperienza
e sbarchiamo dopo poche centinaia di metri sulla spiaggia successiva.
Carichiamo tutto in auto e torniamo a casa.
Nonostante il secondo giorno sia andato
veramente male siamo ben felici di aver portato i nostri Prijon in
mare per la prima volta, siamo tutti e due soddisfatti anche dei
nuovi acquisti (la mia pagaia ed il timone di Gloria).