domenica 5 giugno 2016

La mia nuova pagaia

La pagaia è lo strumento con il quale si imprime  movimento ad una piccola imbarcazione.

Uno strumento tanto efficiente quanto sterile se pensiamo ad una pagaia “europea” o “moderna” costruita in carbonio ed altri materiali compositi ultra-moderni ed in cui lo studio che c'è dietro le sue forme è stato fine e curato quanto lo è quello di un'automobile da corsa.

All'estremo opposto troviamo le groenlandesi in legno. Non sono state studiate da ingegneri al pc ne tanto meno sono fatte in laboratori che lavorano materiali degni di una ditta aerospaziale. La loro forma è stata sviluppata dagli inuit in secoli (o forse millenni) di utilizzo in mare; loro le costruivano con i tronchi ed i rami che il mare gli donava, legni che arrivavano da chissà dove e che venivano sapientemente intagliati e lavorati a mano con strumenti semplici. Ognuno ha le sue preferenze, sia sulla tipologia che sui materiali, ma nessuno è immune al fascino di un bell'oggetto in legno fatto a mano.
Se non siete inuit ma siete europei, e magari avete la fortuna di abitare vicino ad un bravo artigiano del legno appassionato di kayak, potete concedervi un gran lusso: avere come pagaia un bell'oggetto;

una vera e propria piccola opera d'arte come può esserlo solo il frutto del lavoro e della passione di un piccolo artigiano che ama il suo lavoro.

Domenica siamo stati in una valle del varesotto, a casa di Sergio. Lui produce le pagaie a marchio Avatak. Gloria aveva deciso di regalarmi una sua creazione e mi ha detto di scegliere quella che volevo.
Sergio si definisce falegname ma in realtà il suo lavoro è qualcosa di più:
Con le diverse essenze si diverte a giocare per ottenere risultati diversi in termini di flessibilità e robustezza. Le Avatak sono costruite con ben 11 inserti di legni diversi avendo cura di utilizzare legni leggeri e flessibili per le parti centrali e legni più duri e resistenti per quelle più soggette ad urti ed usura. Gli accostamenti cromatici tra le varie essenze sono quasi sempre azzeccati al punto da far invidia al lavoro di un'ebanista; c'è da meravigliarsi del fatto che molti le vogliano verniciate in nero.

Dopo aver maneggiato qualche pagaia ed averne viste e toccate altrettante in vari stadi di lavorazione mi sono innamorato di quella dalla forma più semplice (che lui chiama “Terranova”)  che riposava su due cavalletti assieme ad altre sue simili dopo aver ricevuto l'ultima mano di protettivo trasparente. E' stato un piacere anche ascoltare le caratteristiche delle varie essenze utilizzate:
Abete rosso per l'anima che corre per tutta la lunghezza, Cedro rosso  e DiFou per le pale , Teak per il manico. La mia Terranova è lunga 234cm e pesa 947g.
Per ora riposa infilata nel pozzetto del kayak...ma come il proprietario non vede l'ora di andare in acqua!

http://www.avatakpagaie.com

8 commenti:

  1. L'ho scelta pure io, me la spedisce il giorno 11 agosto.
    Non ho mai pagaiato con una groenlandese, è da pochissimo che vado in kayak, ma ho sempre usato la pagaia moderna e sinceramente non mi ci trovo tanto a mio agio.
    Quindi ho scelto di buttarmi sulla groenlandese.
    Te come ti ci trovi?
    Ciao Luca

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    1. ciao Luca. In realtà credo ti convenga provarla prima di acquistarla. La groenlandese divide i kayakers in due, o la ami o la odi. C'è chi non la sopporta e chi la adora. Io l'ho provata ad un corso (era una AlpinePaddle) e me ne sono innamorato. Ma in molti non la sopportano perchè è obiettivamente meno efficiente rispetto alla europea. Te ne accorgerai subito delle differenze. Che modello hai preso?

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  4. buongiorno Marco; ho letto che tu hai scelto una pagaia di 234 cm. Volevo chiederti quanto sei alto, o comunque un giudizio sulla lunghezza; io sono "alto" 170 cm e sto pensando di acquistare una pagaia groenlandese di 230cm perchè... avendo provato diverse misure mi sembra quella che mi da le sensazioni migliori. In molti però mi dicono che per la mia statura dovrei orientarmi su misure più corte, almeno 5 cm in meno. Un saluto da Marco (anch'io) dal Lago di Garda

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    1. Ciao, personalmente ritengo che tutte le teorie sulle misure della pagaia siano importanti con l'europea; ma per un uso turistico, a meno di non usare una wing, è facile adattarsi anche li.

      Con la groenlandese prendi ad occhi chiusi quella con cui trovi il miglior feeling. Anche perchè se scegli la greenland vuol dire che ti vuoi allontanare un pochino dai tecnicismi della pagaiata europea (derivata dal mondo fluviale e di competizione) perchè cerchi un approccio più rilassato pur sacrificando un minimo le prestazioni. E quindi la misura giusta può essere solo quella con cui ti trovi bene.
      Parlando con Sergio di Avatak mi diceva che noi italiani scegliamo sempre le pagaie più lunghe mentre quelle che vende in nord europa sono corte (nonostante loro siano mediamente più alti di noi).
      Io a dire il vero non ho provato molte misure di greenland, mi sono innamorato di questo tipo di pagaia provando una AlpinePaddle da 230cm e quindi ho preso una pagaia di dimensioni simili (234). Ho provato anche una storm ma li siamo esattamente all'estremo opposto pur mantenendo la stessa forma è ovvio che manchi l'ampia escursione della pala in acqua.
      Il consiglio che ti posso dare è di fare una chiaccherata con qualcuno con un po' di esperienza (raduni di Sottocosta, forum Ckfiumi e direttamente con chi costruisce la pagaia che desideri acquistare) per farti un'idea più chiara. Tieni solo in considerazione che chi arriva dall'ambiente fluviale o agonistico difficilmente vede di buon occhio la groenlandese.

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    2. dimenticavo. Anche io sono circa 1,70 ma tendo spesso ad impugnare la pagaia piuttosto larga... forse anche per questo mi trovo bene con la misura più lunga.

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    3. grazie Marco. Pagaio ormai da qualche bell'anno, e... pure io avevo dei pregiudizi su quelle strane pagaie che sembrano dei mestoli per la polenta. Finchè mi è capitato di fare un corso proprio con sottocosta e di usarle per più giorni e di apprezzarle. Capisco cosa intendi con tecnicismi e con maggior relax... gomito alto e gomito basso ecc
      Rimane interessante questa cosa che mi racconti, dei nordici che usano misure più corte; avevo letto qualcuno competente scrivere che pagaia lunga compensa errori di tecnica... boh! grazie comunque, la tua risposta mi fa procedere deciso verso una 230cm ;)!

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