Essendo già sull'isola per la tre giorni all'Elba di Sottocosta, ed avendo il periodo di licenza matrimoniale da sfruttare, abbiamo allungato la vacanza di qualche giorno.
Durante la permanenza mi sono concesso una rapida escursione in kayak, in solitaria.
Giusto una mezza giornata, non potevo certo lasciarmi sfuggire questa occasione più unica che rara: clima praticamente estivo in un luogo davvero fantastico che la pandemia ha reso ancora deserto. Insomma, non credo sia una cosa abituale poter scorrazzare lungo costa tra Portoferraio e l'Enfola in una calda giornata di maggio senza incrociare praticamente nessuno.
Appena imbarcato, verso metà mattina di martedì, sulla spiaggia delle Ghiaie e fatta rotta verso ovest ho visto passare al largo una motovedetta della Guardia di Finanza dopodiché l'unico altro natante che sono stato in grado di avvistare è stata una vela in prossimità dell'Enfola.
Ho pagaiato lentamente ascoltando il rumore del mare ed ammirando gli spruzzi sugli scogli. Le persone presenti sulle spiagge di Capobianco e Sottobomba si contavano sulle dita di una mano.
Cielo azzurro, acqua cristallina, temperatura ideale, nessun rumore "umano" ed il kayak che scivolava senza fatica in un panorama da cartolina. Che bellissima sensazione!
Dopo aver fatto un po' di slalom tra i massi affioranti dalle parti di Punta Acquaviva in un attimo si è sulla spiaggia di Sansone, famosa per i suoi ciottolini bianchi e le falesie a picco. Qui sono sbarcato per una veloce sosta; non sul tratto principale dove vi erano già un paio di persone ma su un pezzettino irraggiungibile da terra. Ho fatto uno spuntino e riempito il gavone anteriore di rifuti tra i quali ho recuperato anche una maschera da sub in ottimo stato.
...ci sarei passato... |
Poco oltre vi è un bel faraglione con uno stretto passaggio. Mi sono soffermato molto a valutare il da farsi e, se il cuore diceva "dai che ci passi tranquillamente", il cervello rispondeva "se righi il kayak di Gloria chiede il divorzio dopo neanche 10 giorni dal matrimonio". Così sono passato oltre evitando il passaggio ed usando, come ulteriore scusante per giustificarmi la privazione di questa gioia, anche il discorso sicurezza in solitaria.
Raggiunto il promontorio dell'Enfola potevo tranquillamente evitarne il periplo dato che l'avevo percorso solo un paio di giorni prima... ma visto che non era neanche mezzogiorno tanto valeva ripetere questo magnifico tratto di costa.
Oltre il capo con lo scoglio della nave ho trovato un po' di movimento d'acqua e vento, residuo del maltempo del giorno precedente. Una volta sbarcato sulla spiaggia che guarda verso Marciana Marina ho trovato con grande sorpresa Guido Grugnola e Gaudenzio impegnati in una giornata di formazione rivolta alle nuove guide del parco.
Nel viaggio di rientro, dopo aver nuovamente convinto me stesso che era meglio non rischiare il passaggio sotto il faraglione, mi sono nuovamente fermato a Sansone per un pranzo al sacco con successivo pisolino (un vizio, quest'ultimo, che che ci si può concedere solo quando si pagaia soli in luoghi poco affollati).
Prima di sbarcare definitivamente alle Ghiaie ho voluto proseguire poco oltre, fino all'imboccatura della darsena del porto antico di Portoferraio esattamente ai piedi del faro di Forte Stella.
Questo per poter chiudere idealmente il tratto di costa esplorata durante l'intera vacanza compreso tra due fari: Forte Stella - Punta della Madonnina in Portoferraio e quello di Punta Polveraia in Patresi - Marciana.
Durante il resto dei giorni non abbiamo mancato ovviamente di fare qualche breve giretto a piedi, visitare la villa napoleonica dei Mulini (unico museo che abbiamo trovato aperto) ed ovviamente degustare le tipicità locali.
Da questo viaggio torniamo anche con una nuova ed inaspettata conquista: la "schiaccina" elbana!
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(SONO PRESENTI IMMAGINI ANCHE DEI GIORNI PRECEDENTI)
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