avvicinamento a Varenna |
Siamo partiti con l'idea di
ripercorrere un itinerario collaudato nell'autunno 2016 con Marco
Eko: un anello con partenza da Olcio (Mandello del Lario), traversata
su Vassena, risalita sino all'estrema punta di Bellagio, traversata
su Varenna e chiusura del giro costeggiando Fiumelatte e Lierna.
Il percorso era chiaro solo
nella mia di testa: con Gloria sono stato piuttosto vago dato che,
come tutti del resto, nutre poca simpatia per le traversate e qui ce ne sono due
di circa 2,2 e 2,5 km. Non tantissimo ma comunque la seconda nelle
domeniche di alta stagione sarebbe impegnativa data la mole di
traffico di ogni genere che sfreccia in ogni direzione. Ed invece
siamo stati fortunati. Il lago era ancora deserto nonostante la
splendida giornata ed il meteo ideale. Acqua piatta, cielo azzuro e solo una
leggerissima brezza la mattina;
imbarcandosi alle 8 in periodi di mezza stagione questo
girotondo permette di stare sempre al sole, affrontando subito alla
partenza una traversata di riscaldamento, navigando la mattina
presto sulla sponda di Bellagio – in questi orari l'unica baciata
dal sole – e tornando sul lato lecchese solo in tarda mattinata
nel momento in cui anche li si sta al calduccio. Prendendosela con
calma e facendo le dovute pause per pranzo, merendine varie e visita di
rito alla Madonna del Moletto si riesce ad essere nuovamente in auto
diretti verso casa ad un orario che permette di evitare le sempre crescenti e snervanti
code domenicali. Alle 16:30 eravamo già in giro a passeggiare col
cane dopo aver scaricato i kayak, pulito l'attrezzatura ed esserci
fatti una doccia.
A mio avviso questo è il
tratto più bello del ramo di Lecco che altrimenti, stando più a sud, offre
davvero poco. Dal punto di vista architettonico molte maestose ville
e relative meravigliose darsene, per non parlare dello stupenda vista di Varenna arrivando da questa angolazione; dal punto di
vista naturalistico non si può non rimanere a bocca aperta filando
sull'acqua sotto la scogliera a nord di Pescallo.
Bellagio, ben visibile la scia di fumo causata dal vasto incendio in Val Menaggio |
Lago veramente molto basso, il Fiumelatte addirittura secco,
colori ancora molto grigi con alberi per la maggiore spogli hanno fatto
da contorno alla gita.
Nono stante il sole è stata comunque un'uscita invernale; siamo nel
difficile periodo dell'anno in cui si aspetta la primavera come un evento imminente ma anche se per la temperatura dell'aria (almeno
attorno a mezzogiorno, alla partenza c'erano 5°C) si starebbe bene a pagaiare in
costume e maglietta per la temperatura dell'acqua la muta è necessaria.
20 km (10,8nm) in completo
relax. Abbiamo visto solo un paio di battelli con rotte piuttosto
lontane dalla nostra, un canoista pagaiare a razzo in mezzo al
lago, un Canadair è venuto a pescare un paio di volte qui al posto chd a Porlezza (c'era un grosso incendio boschivo sui monti in zona
Menaggio), un paio di barchette di pescatori ed un canoista del
gruppo di Luca e Mery con cui una volta avevamo fatto una passeggiata
a San Pietro al monte e con cui ci siamo fermati qualche istante a
scambiarci i saluti.
Una grotta che "emerge" solo col lago basso |
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