lunedì 4 marzo 2019

Anello nell'alto ramo di Lecco


avvicinamento a Varenna

Siamo partiti con l'idea di ripercorrere un itinerario collaudato nell'autunno 2016 con Marco Eko: un anello con partenza da Olcio (Mandello del Lario), traversata su Vassena, risalita sino all'estrema punta di Bellagio, traversata su Varenna e chiusura del giro costeggiando Fiumelatte e Lierna.
Il percorso era chiaro solo nella mia di testa: con Gloria sono stato piuttosto vago dato che, come tutti del resto, nutre poca simpatia per le traversate e qui ce ne sono due di circa 2,2 e 2,5 km. Non tantissimo ma comunque la seconda nelle domeniche di alta stagione sarebbe impegnativa data la mole di traffico di ogni genere che sfreccia in ogni direzione. Ed invece siamo stati fortunati. Il lago era ancora deserto nonostante la splendida giornata ed il meteo ideale. Acqua piatta, cielo azzuro e solo una leggerissima brezza la mattina; imbarcandosi alle 8 in periodi di mezza stagione questo girotondo permette di stare sempre al sole, affrontando subito alla partenza una traversata di riscaldamento, navigando la mattina presto sulla sponda di Bellagio – in questi orari l'unica baciata dal sole – e tornando sul lato lecchese solo in tarda mattinata nel momento in cui anche li si sta al calduccio. Prendendosela con calma e facendo le dovute pause per pranzo, merendine varie e visita di rito alla Madonna del Moletto si riesce ad essere nuovamente in auto diretti verso casa ad un orario che permette di evitare le sempre crescenti e snervanti code domenicali. Alle 16:30 eravamo già in giro a passeggiare col cane dopo aver scaricato i kayak, pulito l'attrezzatura ed esserci fatti una doccia.

A mio avviso questo è il tratto più bello del ramo di Lecco che altrimenti, stando più a sud, offre davvero poco. Dal punto di vista architettonico molte maestose ville e relative meravigliose darsene, per non parlare dello stupenda vista di Varenna arrivando da questa angolazione; dal punto di vista naturalistico non si può non rimanere a bocca aperta filando sull'acqua sotto la scogliera a nord di Pescallo. 

Bellagio, ben visibile la scia di fumo causata dal vasto incendio in Val Menaggio

Lago veramente molto basso, il Fiumelatte addirittura secco, colori ancora molto grigi con alberi per la maggiore spogli hanno fatto da contorno alla gita.
Nono stante il sole è stata comunque un'uscita invernale; siamo nel difficile periodo dell'anno in cui si aspetta la primavera come un evento imminente ma anche se per la temperatura dell'aria (almeno attorno a mezzogiorno, alla partenza c'erano 5°C) si starebbe bene a pagaiare in costume e maglietta per la temperatura dell'acqua la muta è necessaria. 

20 km (10,8nm) in completo relax. Abbiamo visto solo un paio di battelli con rotte piuttosto lontane dalla nostra, un canoista pagaiare a razzo in mezzo al lago, un Canadair è venuto a pescare un paio di volte qui al posto chd a Porlezza (c'era un grosso incendio boschivo sui monti in zona Menaggio), un paio di barchette di pescatori ed un canoista del gruppo di Luca e Mery con cui una volta avevamo fatto una passeggiata a San Pietro al monte e con cui ci siamo fermati qualche istante a scambiarci i saluti.

Una grotta che "emerge" solo col lago basso

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