martedì 29 settembre 2020

l'Adda con il CK90


Domenica è stata una bella giornata... sotto tutti i punti di vista!
Anche il meteo ci ha fatto una grossa sorpresa: eravamo tutti pronti ad affrontare pioggia e vento ma inaspettatamente siamo tornati a casa abbronzati.

Con un bel gruppone di 35 canoisti siamo partiti dalle due sedi del CK90 in Vercurago pronti ad esplorare l'Adda.

Prima tappa obbligatoria la spiaggia di Gueglia dove siamo sbarcati per trasbordare a valle della diga di Olginate; trasbordo che mi sono ormai abituato a fare ultimamente dato che, con un gruppetto di altri inuit del Lario, abbiamo preso il vizio di venire qui a divertirci nella corrente tra le arcate del ponte... sempre con il disponibilissimo e pazientissimo Felice a farci da baby sitter.

Disceso questo brevissimo tratto di fiume le sponde si allontanano nuovamente per creare il lago di Olginate, un piccolissimo bacino circondato da canneti che offre un'insolita quanto piacevole vista su Calolziocorte (cittadina poco poetica vista dalla strada ma che da qui appare sotto ad una luce diversa) e sulle valli che lo sovrastano.

Rientrati nuovamente in Adda abbiamo affrontato l'unico tratto impegnativo della giornata: le rapide tra i ponti della ferrovia e della SP74. Corrente bella allegra per un secondo grado che ci ha regalato qualche minuto di adrenalina. In molti erano alla primissima esperienza in fiume ed il racconto delle emozioni è stato un po' come ricordavo la mia prima volta sul Ticino: le inaspettate sensazioni quando si mette la pala in acqua, l'ansia dello sfilare in corrente a tutta velocità a fianco dei mulinelli, lo strano comportamento del kayak quando ci si ritrova senza volerlo su una eddyline ed il rumore assordante di acqua mossa causato da alcune raschiere che, per quanto un suono non possa ribaltare una canoa, contribuisce non poco a creare un certo livello di inquietudine.

Di qui in poi, fino all'arrivo, il fiume è placido e permette una navigazione del tutto spensierata. Siamo entrati in un canale molto stretto che permette di tagliare di netto la prima ansa ed anche nei tratti successivi non abbiamo perso occasione di infilarci in ogni pertugio dove si potevano scoprire nei rami laterali e negli isolotti inaspettati laghetti privi di corrente con micro-paesaggi spettacolari formati da rami semi sommersi, alberi, canneti e folta vegetazione. 

Dalle parti di Monte Marenzo abbiamo fatto rendez-vous con un gruppetto di canoisti del CUS Pavia coi quali ci dovevamo incontrare al Lavello.  Ci hanno raggiunto qui  scendendo rapidissimi nonostante si siano imbarcati in ritardo mentre noi eravamo già avanti sul percorso. Per loro -agonisti in K1 discesa- non è stato difficile raggiungere noi turisti in kayak da mare.

Unica sosta a Brivio, poco prima del ponte, per il pranzo al sacco. Da li all'arrivo ad Imbersago - dove c'è il traghetto leonardesco - il fiume concede ancora qualche divagazione che ha ulteriormente appagato la nostra voglia di sentici dei piccoli esploratori. Grandissimo lo stupore nello scoprire dei piccoli scorci di paesaggio ai più sconosciuti seppur così vicini a casa.

Brivio, poco a valle del ponte

Lo sbarco è stato l'operazione più complessa di tutta la giornata.  Imbarsago era ancora piena di turisti attirati dalla bella giornata di inizio autunno. Abbiamo caricato i kayak sui carrelli e sulle auto che avevamo portato qui di prima mattina ma manovrare una quarantina di barche da 5 metri e più tra le innumerevoli auto che fanno manovra per entrare ed uscire dal parcheggio (tutti con una gran fretta come fossero parenti del Bianconiglio) ha creato qualche istante di tensione.

Il bilancio della giornata è stato molto positivo. Da ringraziare lo staff del CK90, come sempre  disponibilissimo, ed in particolare Roberta che è stata la promotrice di questa giornata.


A me ha fatto venire una gran voglia di tornare sul Ticino. Chissà che la presenza del CUS Pavia non sia l'occasione per stabilire ottimi contatti tra le due associazioni e non si possa organizzare una giornata in cui noi laghee ci possiamo portare in massa in trasferta da loro.








2 commenti:

  1. Bellissima descrizione di una fantastica giornata trascorsa tra amici in mezzo alle meravigliose sensazioni che solo la natura riesce a suscitare.
    Bravo.

    RispondiElimina
  2. Bellissima descrizione di una fantastica giornata trascorsa tra amici in mezzo alle meravigliose sensazioni che solo la natura riesce a suscitare.
    Bravo.

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