giovedì 11 dicembre 2025

Winter Sea Kayak Italian Event 2025

grotta di Byron

 Quest’anno il WISKIE si è fatto in grande!

L’evento è coinciso con l’aggiornamento dei tecnici FICK mare; ci siamo trovati in acqua a Portovenere venerdì 28 novembre per una giornata di confronto successiva a due incontri on-line riguardanti argomenti inerenti la formazione Pagaia Azzurra nelle discipline SK e TK.

E’ stata veramente una bellissima occasione. Ci siamo divisi in gruppi il più eterogenei possibili ed abbiamo esaminato 4 manovre discutendone i focus didattici più appropriati per i livelli 1 e 2.

Al di là degli aspetti puramente tecnici, sempre interessanti, è stato utile soprattutto il confronto con differenti approcci all’insegnamento.

Portovenere

Sabato 29 e domenica 30 c’è stato il WISKIE. Edizione da record? Non saprei, bisognerebbe consultare gli archivi storici di Luciano. Di certo 73 partecipanti non sono pochi! Partecipazione numerosa favorita anche da condizioni metro più che perfette.

Sabato la consueta navigazione del Winter Sea Kayak Italian Event. Imbarco a Le Grazie, si costeggia fino a Portovenere ed alla baia di Byron, poi Palmaria, Tino e Tinetto costeggiati a ponente; immancabile foto ricordo alla Madonnina e rientro costeggiando le isole a levante con pausa pranzo al sacco alla spiaggia dei gabbiani sulla Palmaria. Rientro a Le Grazie entro le 16:00 perchè Riccardo Balzarotti, assessore alla cultura del comune di Portovenere, ormai da qualche anno ci aspetta con un pentolone di Vin Brulè fumante ed un pezzo di focaccia.

In acqua eravamo più di 50.

Stella Maris, isola del Tinetto

isola del Tino ed il suo faro

Alpi Apuane sullo sfondo


La sera cena di fine anno all’hotel che fa da base all'evento. E qui una grossa novità.

Non eravamo all’hotel Ala Bianca. Ai nuovi di questo mondo la cosa vorrà dire poco… ma i più anziani sanno che questo è un piccolo tradimento alla memoria di Luciano, storico organizzatore del WISKIE e di moltissimi altri eventi. Il WISKIE è sempre stato all’Ala Bianca fin dalla sua prima edizione. Nel 2019 ai partecipanti è stato donato un libricino, che conservo con affetto, con la storia di questo evento. In una paginetta, intitolata proprio “ma perché sempre all’Ala Bianca?”, Luciano ha voluto ribadire che quel posto era, per lui, indissolubilmente legato al WISKIE.

Ed è stato così fino allo scorso anno, quando il WISKIE lo ha iniziato ad organizzare Luciano, ma alla fine lo abbiamo trasformato nel primo “memorial ElleBi”.

La base di quest’anno è stata scelta per evitare i continui trasferimenti in auto necessari tenendo come base l’Ala Bianca. Con un hotel a Le Grazie, letteralmente a due passi dall’imbarco e dal parcheggio che l’amministrazione comunale ci mette a disposizione, si arriva e si scarica l’auto al venerdì e poi non la si muove più fino a domenica sera quando è ora di tornare a casa.

Sembra che questa decisione abbia avuto riscontri favorevoli dalla totalità dei presenti; sono sicuro che Luciano ci perdonerà per questo piccolo dispetto.

Castello di Lerici

Il cambio della base si è portato dietro un cambio anche nella navigazione della domenica. Meta sempre le scogliere nei dintorni di Tellaro, questa volta però raggiunte da Le Grazie piuttosto che da Bocca di Magra. Abbiamo quindi attraversato il Golfo dei Poeti lungo la diga foranea fino a Santa Teresa, percorso l’insenatura di Lerici con il suo castello e ci siamo soffermati parecchio nella cala di Maramozza che offre paesaggi a tratti fiabeschi. Pausa pranzo su una spiaggia che in altre stagioni sarebbe impraticabile e rientro per la stessa strada. Siamo solo passati esternamente alla diga soffermandoci un attimo sul relitto della nave Margaret. Sono attrazioni queste che attirano l’attenzione e la curiosità di molti, ma che in me provocano una certa inquietudine. Questa volta il gruppo è stato di 36 kayaker.

cala Maramozza

il relitto della Margaret

Il WISKIE è sempre un momento particolare; l’evento che chiude l’anno. Si tirano le somme di quanto si è fatto a livello personale e – soprattutto- come associazione. A livello personale posso dire di aver fatto poco e tanto. Poco perché ho pagaiato davvero pochissimo, tanto perché è stato l’anno del corso istruttori (ma di questo parlerò più avanti…).

A livello di associazione invece è stato un anno importante, c’è stata una convenzione con la Federazione che ha ufficializzato la posizione chiave che da anni ormai Sottocosta ha nella formazione dei suoi tecnici marini. C’è stato un CAMP che è stato fantastico, anche se ha raccolto non poche critiche. Si stanno mettendo in moto dei meccanismi che – si spera – ci porteranno a migliorare alcuni aspetti che ad oggi ancora necessitano di una approfondita revisione e messa a punto.

Il 2026 si prevede un anno intenso per Sottocosta. Ci sarà da lavorare!


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2024

2022

2019

2017


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