martedì 11 marzo 2025

Vercurago - Imbersago con i lodigiani


 Ogni volta che si esce in canoa con qualche amico ci si saluta sempre ipotizzando future pagaiate assieme. Progetti che poi, la maggior parte delle volte, non si realizzano.

Quando sono andato a Lodi per la discesa fino a Pizzighettone avevo detto che bisognava assolutamente reincontrarsi per fare il tratto Olginate - Imbersago.

E più o meno ce l'abbiamo fatta. Nel senso che domenica non tutti sono venuti, solo Simona e Nicola hanno partecipato questa volta. Però in più si sono aggiunti Gloria e Felice.

Organizzazione semplice: si parte dalla sede del CK90, presterò una canoa agli ospiti così da semplificare le operazioni di recupero. Ci è bastato portare un auto col carrello allo sbarco facendoci dare un passaggio dai Lodigiani che, più o meno, già passavano di lì per venire a Vercurago. 


Gli equipaggi erano così suddivisi:

-Felice in solo sulla sua NovaCraft Prospector 15;

-Simona e Nicola sulla nostra Esquif Pocket Canyon;

-Gloria ed io sulla nostra Swift Temagami.

attraversando il lago di Garlate

Un po' di vento ci ha infastiditi durante la traversata del lago di Garlate fino alla spiaggia di Gueglia. Il trasbordo è stato rapido ed efficiente grazie a due carrelli.

Io con la Swift però mi sono rifiutato di usare certi accessori: si fa il portage alla maniera tradizionale; almeno un minimo di etichetta!

Abbiamo scelto di imbarcarci subito a valle della diga, prima del ponte, nonostante le velate proteste di Gloria che avrebbe preferito allungare un pochino il trasbordo per evitare il tratto di acqua più agitata.

Passato anche il lago di Olginate e la rapidella del Lavello abbiamo cominciato ad esplorare i vari specchi d’acqua che si aprono in sponda sinistra. Siamo riusciti a percorrere il canale della Rogiolada, a Monte Marenzo. Reputo questa una fortuna dato che è quasi sempre ostruito da rami o alberi caduti.

Qui ho avuto una mitica esperienza. Molti vanno in ferie alle Maldive per fare il bagno con gli squali o coi delfini.

Mi sono messo in piedi per fare una foto dall’alto alle altre canoe che imboccavano il canale; ho perso l’equilibrio e sono caduto fuori. Proprio lì di fianco una nutria, evidentemente infastidita dal gran baccano che ho fatto, si è messa in acqua per nuotare via verso un posto più tranquillo.

Quanti di voi possono raccontare di aver fatto il bagno con la nutria?

Immancabile anche l’ingresso nelle “stoppate” di Brivio. Il paesaggio era ancora spoglio e l’Adda ci mostrava il suo vestito invernale… però in queste zone paludose di acqua bassa già si vedevano sul fondo i germogli delle ninfee che tra poche settimane copriranno quasi l’intera superficie di questi piccoli bacini creando, tra i loro intricati fusti, la nursery naturale per i pesci del fiume nel loro periodo riproduttivo.

Pausa pranzo a Brivio, dove ho avuto modo di raccontare due aneddoti sulla storia di questa zona cercando di far credere agli ospiti che sono un esperto del luogo. Poi però è arrivato Damiano a fare un saluto, e si è messo a raccontare dei decreti del Ducato di Milano, degli interventi di bonifica dello scorso secolo e poi a discutere con Felice dell’avifauna chiamando le varie specie per nome e cognome (provate, con uno di loro due, a dire “guarda, una paperella!”). E così si è chiusa prematuramente la mia carriera da cicerone fluviale.


Brivio

Per la ripartenza ci siamo scambiati le canoe. Simona e Nicola hanno preso la Swift mentre Gloria ed io la Esquif. Era la prima volta che Gloria saliva sulla Pocket Canyon. Dal centro di Brivio all' isola la strada è poca, forse 200m, ma a Gloria è bastato per esprimere il suo giudizio: “questa canoa fa schifo, va dove vuole. Perché hai comprato una roba del genere? Avevamo già l’altra che va così bene. Non si può metterle un timone?”.

Ho saggiamente deciso di non controbattere troppo tentando di spiegare i pregi di quella canoa che mi piace definire “una trottolina”.

Sfrutterò questa sua convinzione quando sarà il momento di acquistare un'altra canadese, qualcosa con un comportamento simile alla Temagami ma di dimensioni minori. La scusa sarà che i bimbi cresceranno e vorranno una barchetta tutta loro.

E non si può mica dargli quella roba lì che va dove vuole. Poverini!

dentro le stoppate

Il passaggio attraverso il canale interno all’area del Toffo era in dubbio. Il livello era ideale ma forse l’uscita a valle, sotto al ponte della ciclopedonale, era ostruita da ramaglie. Allora siamo scesi lungo l’asta principale del fiume ad ispezionare il passaggio, che si è rivelato essere perfettamente pulito, così l’abbiamo percorso in risalita sbucando nuovamente a monte.

Non siamo riusciti invece ad entrare nel laghetto segreto che si trova all’interno di un isolotto. Peccato, perchè avevo parlato ai lodigiani del fatto che sul nostro tratto di Adda c’è addirittura un atollo!

Sarebbe stata anche l’ultima divagazione in quanto, da qui ad Imbersago, anche se si è quasi arrivati, diventa tutto monotono. 

Siamo sbarcati mentre il traghetto leonardesco stava attraversando.



La giornata si è poi conclusa con i consueti progetti - o sogni - futuri.

Progetti che forse non realizzeremo… ma la speranza resta aggrappata a quel forse.






venerdì 7 febbraio 2025

Cimento invernale 2025: memorial Peter


Si è svolto, domenica 2 febbraio, il 26° Cimento Invernale dell'Alto Lario. Storico appuntamento di Sottocosta, in collaborazione con il CK90. Primo ritrovo del nuovo anno.


Molte le cose che mi porterò nel cuore di questa edizione: la più simpatica è che un paio di settimane prima dell'evento, consultando il calendario di Sottocosta, ho scoperto di esser stato coattivamente segnato come co-organizzatore assieme a Felice. Un'eredità di Luciano che qualcuno ha deciso di affidarmi. Ho un vago sospetto sul chi possa aver avuto questa idea. Purtroppo non posso fare nomi e cognomi della persona a cui mi riferisco in quanto, trattandosi del presidente, potrei subire pesanti ritorsioni.

Poi proprio il 2 febbrario è la giornata mondiale delle zone umide, e noi la celebravamo pagaiando nella  Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola.
Un posto a me particolarmente caro perchè se dovessi indicare un momento preciso in cui mi sono innamorato del kayak direi sicuramente il 3 gennaio 2016, ovvero la prima volta che Gloria ed io -ancora più che inesperti- abbiamo pagaiato in questo posto (stendiamo solo un velo pietoso sugli standard di sicurezza di quell'uscita). Ed il panorama che ci ha regalato la Valchiavenna questa domenica è stato uguale a quella lontana giornata di ormai 9 anni fa: cime innevate e sull'acqua quei banchi di nebbia bassa che ti fanno scoprire il paesaggio a poco a poco, sottolineandone il fascino selvaggio e lasciandoti vedere al disopra un cielo azzurro che più azzurro non si può. Sarà mancata forse la vista d'insieme della corona di monti caratterizzata dal Sasso Manduino, ma la nebbia ti permette di scoprire qualcosa di nuovo ad ogni colpo di pagaia. La nebbia ti fa sentire un'esploratore, anche dietro casa tua.

Altro evento, per me davvero importantissimo. Gloria è tornata in kayak. Non ci credevo neanche quando il giorno prima ha tirato fuori la tuta stagna dall'armadio e mi ha mandato a caricare il suo kayak.
L'ultima volta che si era vista con una pagaia in mano aveva Federico nel pancione da 5 mesi alla discesa dell'Adda col CK90 nel settembre 2023. Ma a parte quello ed una o due uscite da mezz'oretta in canadese con Matteo non veniva in canoa proprio dal Cimento2023.
Mi mancava pagaiare con lei.


Poi il ricordo di Peter che quest'anno si è mescolato a quello di Luciano.

In acqua eravamo in tanti, poco più di 35. Ma in realtà eravamo molti di più. Alcuni non potevano pagaiare ma volevano comunque essere dei nostri. Qualcuno ci è venuto a salutare al porto di Gera Lario per l'imbarco mentre un nutrito gruppetto di camminatori ci ha raggiunti a piedi al tempietto di San Fedelino per la pausa pranzo. Tra questi anche Luca e Mery con i figli, poi la compagna di un altro canoista sempre con bimbi a seguito.
Sarebbe bellissimo in primavera organizzare una giornata da queste parti in canadese per famiglie. So già il programma: Ci si imbarca a Novate; si esplora il Pozzo di Riva dove i bimbi possono vedere mucche al pascolo, ninfee e pesci in frega; e poi a fare un bel pic-nic ed un pomeriggio di ozio alla cascata.



Comunque, divagazioni a parte, tutto è andato perfettamente. Neanche la Breva ha ci è venuta a disturbare. Non me la sento nemmeno più di citarlo come il raduno  dei "giorni della Merla" perchè, sebbene il calendario dica quello, sono più le volte in cui troviamo temperature miti rispetto a quelle in cui siamo sbarcati su un ramo del Mera ghiacciato.



Link all'album Flickr:

Cimento invernale 2025


Link agli articoli delle edizioni precedenti:

2023

2022

2020

2019

2018

martedì 7 gennaio 2025

Roll della Befana 2025


Ieri mi sono svegliato con l' inconfondibile rumore della pioggia ed una temperatura di 4°C. Forse non il meteo perfetto per una mattinata in kayak, specie se l'idea è quella di fare qualche roll… ma le tradizioni sono tradizioni. L'anno, con gli Inuit del Lario va iniziato così (dovrei sire "su questo non ci piove", ma proprio non è il caso) il giorno dell'Epifania.

Atmosfera umidiccia


In acqua eravamo in 12, una pagaiatina rinfrescante fino al Ponte Vecchio di Lecco e poi rientro davanti alla sede Gallavesa. Si sono fatti dei roll, con la Pagaia ma soprattutto con la scopa.



 Questo è il momento che sancisce l'inizio dell'anno canoistico, è ora di mettersi all'opera per trasformare i progetti per il nuovo anno in realtà. O almeno queste sono le intenzioni.

Da dove partire? Oggi cominciamo a mettere le mani sulle Prospector sociali; l'idea è di montare gli airbag così da avere un'altra canadese -oltre la mia Pocket Canyon- con cui divertirsi in diga (e magari su qualche altro fiume).
Chissà se questo 2025 sarà l' anno del corso istruttori Sea Kayak, o se sarà un anno tutto dedicato alla canadese.
Staremo a vedere.

Riccardo, come sempre in modalità festa!



lavori sulle NovaCraft Prospector SP3

Link ai post degli anni precedenti:

Vercurago - Imbersago con i lodigiani

 Ogni volta che si esce in canoa con qualche amico ci si saluta sempre ipotizzando future pagaiate assieme. Progetti che poi, la maggior par...