lunedì 6 febbraio 2023

Cimento invernale 2023: Memorial Peter



Il cimento invernale 2023 è stato dedicato alla memoria di Peter: un amico che solo l’anno scorso ha pagaiato con noi alla 23esima edizione di questo evento, felice di inaugurare il suo nuovo kayak e che una brutta malattia ci ha portato via nel mese di novembre.

Un’edizione vissuta comunque con allegria perchè, come ha ricordato Felice durante il briefing, Peter era una persona solare. E lo è stato anche durante le ultime fasi della malattia quando con il sorriso ci mandava sulla chat del CK90 le foto dall’ospedale.

trova la capra

Come da tradizione Sottocosta, che con questo storico incontro annualmente apre le attività nazionali, propone una due giorni in alto Lario.

Gloria ed io abbiamo però dovuto saltare la giornata di sabato. Poco male, comunque con il vento che superava gli 80km/h anche chi era presente non è che abbia combinato un gran che.

Per la domenica invece a Gera Lario eravamo in 47 pagaiatori (in 46 canoe data la presenza di un k2) con meteo che prometteva buone temperature ed una leggera brezza in rinforzo nel pomeriggio.



Meta ambita ovviamente il tempietto di San Fedelino.

Il sole splendeva in cielo, la temperatura attorno agli 8°C di prima mattina ed a superare i 10 poco dopo permetteva un più che ottimo acclimatamento con le tute stagne.
L’acqua decisamente freddina come consuetudine in queste zone ma si sa, questo incontro è per chi ama e vuole celebrare l’acqua fredda ed il paesaggio invernale… per tutti gli altri ci si saluta ad ottobre sul Garda e poi ci si rivede a primavera inoltrata dopo molteplici sbeffeggiamenti per essersi persi la stagione più magica per godersi i laghi prealpini.


La navigazione di andata è andata via liscia, senza neanche una bava di vento.
Se la manifestazione si fosse conclusa con la sosta pranzo sarei andato a reclamare all'organizzazione.
“cimento invernale un corno”: un cimento non lo è stato per nulla; una breve pagaiata tra lago e fiume in condizioni da piscina. Invernale? con queste temperature?
“Chiamatela sguazzatina in acqua fredda” sarebbe stata la mia protesta!
E come i pensionati del si stava meglio quando si stava peggio avrei raccontato a tutti le incredibili avventure dell'incontro 2019: con le sponde ghiacciate e le raffiche di vento che sollevavano l’acqua e ti strappavano la pagaia dalla mano. "Quello si che è stato un vero Cimento Invernale!".

Ma la meteorologia generale non conosce l’orografia del Lario; qui la brezza pomeridiana in rinforzo si chiama Breva… e non è un vento con cui ci si può permettere di scherzare.
D'altronde all'imbarco i vecchietti del posto, intenti a bere il bianchino alle 9 di mattina, ci avevano allertati. Uno di loto ci ha anche dato dei matti mentre se ne andava dal porto con fare contrariato.
Anche Gloria se lo aspettava; in questo posto abbiamo molti bellissimi ricordi di giornate passate in acqua, in ogni stagione; ma quasi sempre nel pomeriggio la Breva ci ha fatto visita. E spesso con lei è una lotta dura ed impari.



Tra noi anche un canoista irlandese; zona di Sea kayakers duri e puri, abituati a lunghe navigazione in mari difficili e frugali bivacchi in spiaggia. Chissà cosa avrà pensato di noi canoisti italiani, che pagaiano un paio di orette scarse in un laghetto e se ne stanno in spiaggia a riempirsi di salumi, dolci fatti in casa e liquori tradizionali.
Welcome Irish friend, this is the Italian way!

Ma lo potevamo solo intuire, il bello doveva ancora arrivare;
Dalla spiaggetta di San Fedelino, mentre pranzavamo, il promontorio di Albonico ci riparava ed all'apparenza tutto era ancora più che tranquillo. Solo i più attenti osservatori ed i pagaiatori con maggior esperienza volgevano lo sguardo verso Verceia, intenti a tenere d'occhio l'acqua che in centro lago era già imbiancata dalle cosiddette ochette.

Gloria, che già dalla partenza a Gera aveva sollevato qualche piccolo dubbio sull'evoluzione del meteo, ha iniziato a preoccuparsi.
Fino alla cascata nessuna fatica ma poi, doppiata anche quella punta, la Breva ha iniziato a picchiarci in faccia ad una velocità costantemente superiore ai 16 kts (dati rilevati dalla stazione meteo CML di Gera Lario).

L'ultimo tratto del lago di Mezz'ora, il laghetto di Dascio ed il tratto di Mera che conduce al Lario sono solo stati percorsi decisamente lentamente. Sono zone in cui non fa in tempo a creare onda ed il vento, pur ostinato, era perfettamente frontale quindi quantomeno non richiedeva sforzi in continue correzioni. Si faceva solo il triplo della fatica.        

Da un certo punto di vista si può dire sia stato addirittura utile: le energie richieste in più hanno magari mandato a pari il bilancio calorico dell'escursione tra quanto bruciato pagaiando e quanto ingerito nel solito gozzovigliare a San Fedelino.

La mia splendida moglie nel suo splendido kayak in un posto davvero magico

Però il vero cimento è arrivato in ultimo, verso la foce della Mera ed in quel breve tratto di lago fino al porto di Gera.
Circa un miglio o poco più con la Breva a livelli degni della sua nomea (massima velocità 23,6 kts attorno alle 17, poco dopo il nostro arrivo) e qui certo l'acqua non resta piatta. Col fondale basso a cui siamo ormai abituati da un paio di anni si è creata una bella ondina ripida,  frequente e con alcuni frangenti.
Come non succedeva da parecchio, da prima della gravidanza, Gloria si è lamentata. Del vento, delle onde ed anche del kayak! Il Pace sarà anche più filante, più bello, più tecnico… ma il Prijon decisamente più sicuro.
Lo ammetto, mi mancavano queste lamentele! Oh quanto mi sono mancate!
E come mi sono mancati quegli sguardi fulminanti di quanto ti ritrovi con un sorriso da ebete tra gli spruzzi a saltare sui frangenti e lei ti maledice per non averla lasciata a casa a guardare il derby!


Alla fine abbiamo avuto tutto. Una pagaiata rilassante in una cornice che lascia sempre a bocca aperta, la gioia del condividere un ricco banchetto ricordando un caro amico ed alla fine abbiamo avuto anche il nostro piccolo cimento.
In quelle ultimissime due miglia c'è chi si è divertito come un bimbo e chi ha sperimentato condizioni fuori dalla propria confort-zone nella massima sicurezza di un gruppo ricco di istruttori e canoisti esperti. Quale miglior modo per festeggiare in acqua i giorni della merla?



Link agli articoli delle edizioni precedenti:

2022

2020

2019

2018




 

1 commento:

  1. ringrazio Marco per lo spirito, nonché lo humor riflesso nello scritto, mentre io sarò più ... telegrafico. A tutti ... grazie!!!

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