martedì 18 ottobre 2022

L'Adda in canadese

 

Il 25 settembre si è svolta la tradizionale discesa dell'Adda che chiude la stagione dei corsi base al CK90. Un evento fisso in cui i nuovi aspiranti "Inuit del Lario" fanno una bella escursione con i veterani del sodalizio. Quest'anno però molti dei nuovi iscritti -quasi tutti a dire il vero - hanno rinunciato viste le poco confortanti previsioni meteo. Ci aspettavamo della pioggia ma alla fine l'unica acqua che abbiamo visto è stata quella del fiume… ed anche poca dato che laghi e fiumi patiscono ancora la grave siccità dell'ultimo anno.

Gloria risultava anch'essa tra gli assenti; ha dovuto rinunciare a questa bella gita per impegni lavorativi.

Io invece avevo deciso di scendere in canadese e così mi sono imbarcato in solitaria dalla sede canneto per raggiungere il gruppo. Una volta in sede Gallavesa ho trovato Marco Arlati il quale ha voluto riporre il kayak e salire a bordo della Swift. Sono stato davvero contento di aver avuto un compagno con cui dividere le forze e con cui divertirmi in tandem nelle rapide del ponte di Olginate e del Lavello!

Durante questa discesa ho anche testato la mia seconda pagaia autocostruita; non male ma sulla prossima ci sarà ancora parecchio legno da togliere per ridurre il peso.


Detto questo mi è dispiaciuto parecchio per l'assenza di Gloria, così domenica abbiamo deciso di replicare la gita da soli. Ci siamo imbarcati con calma da Vercurago poco dopo le 10 del mattino, abbiamo effettuato il portage per il trasbordo della diga di Olginate e sono anche riuscito a convincere Gloria ad imbarcarci prima del ponte. Voleva evitare la rapida subito a valle della diga ma alla fine l'abbiamo fatta ed anche lei si è meravigliata di quanto la canadese si trovi perfettamente a suo agio nell'acqua che corre e quanto morbida sia ad entrare ed uscire dalle morte.

Anche le rapide a valle del Lavello di Calolzio sono andate via lisce senza che Gloria trovasse motivo di preoccupazione. In nessun caso la Temagami ha mostrato intenzione di modificare bruscamente l'assetto o di farsi sballottare dal fiume.

Di lì in poi, con la diga che lascia poco più di 50 m3/s l'Adda più che un fiume sembra un lago stretto e lungo. Con questa scarsità di acqua purtroppo si riducono di molto anche le possibilità di divagare fuori dall'asta principale: la maggior parte dei canali laterali, laghetti e paludi che rappresentano il maggior punto di interesse in questi ambienti non sono purtroppo accessibili. 



È stata una giornata davvero piacevole, ancor più considerando che da davvero tanto tanto tempo non ci concedevamo una pagaiata di coppia. Il clima è stato perfetto, non abbiamo nemmeno avuto bisogno di indossare le giacche d'acqua. Abbiamo inaugurato le pagaie della Grey Owl che da molti mesi aspettavo arrivassero dal Canada (le aspettavo io…Gloria non sapeva dell'acquisto altrimenti si sarebbe opposta).

Mi piacerebbe ripetere la discesa tra qualche settimana con un foliage ancora più intenso. Magari qualche altro inuit si farà incuriosire dalla pagaiata a pala singola e vorrà provare l'esperienza.










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