mercoledì 1 novembre 2023

Concentrazioneskimokayak 2023


 Cosa dire a proposito del Concentrazioneskimokayak 2023?

Potrei fare le lamentele da umarell, quelle in stile “non ci sono più le cose belle di una volta”.

Di questo storico raduno sul Garda avevo una specie di timore reverenziale, era un evento davvero molto tosto composto da due navigazioni impegnative: quella del sabato tra Torbole e Malcesine (a cui non ho mai preso parte) a lottare con i famosi venti del Benaco e la domenica una lunga pagaiata con la tradizionale ricerca del Pal del Vò ancorato da qualche parte in mezzo al nulla nella parte più ampia del bacino.

Quest’anno non c’è stato nulla di tutto questo. La pagaiata del ramo nord del lago non si fa più da due anni, proprio quando mi ero deciso ad affrontarla anche io, mentre domenica abbiamo navigato sulla classica Lazise – Punta San Vigilio stando sottocosta sia all’andata che al ritorno ed evitando la traversata in mezzo al lago cercando la secca del Vo’.


Organizzatore dell’evento Luciano che, con l’occhio bendato a causa di una ricaduta ad un noto problema all’occhio destro, era presente ma non ha potuto essere in acqua (correva il rischio di essere scambiato per pirata). Presenti, in veste di accompagnatori, anche Matteo e mamma Gloria.


Sirmione
Ritrovo sabato a Porto Bergamini, poco ad ovest del centro storico di Peschiera. Meta della navigazione la fortezza di Sirmione. Dopo il briefing, tenuto da Luciano con in mano la consueta groenlandese, la pagaia è idealmente passata di mano ai tecnici presenti (Fabio Capecchi, Antonella e me). A condurre il gruppo un grande aiuto è arrivato da Franco Soana che conosceva bene l’itinerario da fare ma non ricordava la spiaggia con il bar su cui avremmo dovuto sostare; io e Antonella chiudevamo mentre Fabio stava nel mezzo.


Il tratto di costa che separa Peschiera dalla punta di Sirmione non è poi molto interessante, anzi… è proprio noioso. Fortunatamente la buona compagnia ha reso comunque piacevole l’avvicinamento alla meta; in acqua eravamo 23 kayak  (tra cui due doppi, uno ad uso tandem ed uno con il pozzetto anteriore ad uso cuccia). Si trovano alcuni capanni da caccia all’anatra ed una distesa di palificazioni per la pesca, specie in Punta Grò.

ingresso a Porto Castello

Il Castello Scaligero è davvero un gran bel vedere; ancora meta di barche turistiche nonostante siamo a fine Ottobre. Siamo entrati nel porto del castello dal piccolo accesso sul lato orientale per sbucare dalla parte opposta e riprendere a navigare verso la punta sulla sponda occidentale.

Molto interessante anche la parte più settentrionale della penisola con un basso fondale di rocce piatte davvero molto particolare.


La pausa pranzo è stata sulla spiaggia del Lido delle Bionde. Sospetto il nome derivi dalla massiccia presenza di turiste tedesche in costume da bagno anche a fine ottobre. Da qui al punto di imbarco abbiamo fatto qualche taglio e la navigazione si è conclusa nei tempi previsti.


Il meteo è stato soleggiato, niente vento ed acqua piatta. Avevo dei calzoncini di neoprene leggeri e mi sono anche abbronzato! Praticamente una giornata di fine estate.


La sera ho fatto in tempo anche a fare un giretto a piedi per Lazise con Matteo e Gloria, doverosa la sosta al parco giochi prima della consueta cena di gruppo.

la darsena di Lazise
L’indomani mattina ci siamo svegliati sotto una pioggia leggera ma incessante. Cielo grigio con un ceiling basso; non potevamo certo aspettarci le temperature del giorno precedente. Così in meno di una settimana ho fatto il salto di due stagioni: lo scorso fine settimana all’Argentario era praticamente estate, qui il sabato una tiepida giornata autunnale e la domenica praticamente inverno con tuta stagna e cappello nord-ovest. E’ proprio il caso di dirlo: non ci sono più le mezze stagioni!


Trovati sulla spiaggia appena fuori dal campeggio eravamo solo in 11. Durante il briefing Luciano ha detto due parole in memoria di Andrea Bresil; la sera prima a tavola – parlando del più e del meno- avevo ricordato che proprio qui, un anno fa, è stata l’ultima volta che ci siamo visti.

All’imbarco questa volta c’era anche Matteo con la mantellina e gli stivaletti, ha controllato che nel mio kayak fosse tutto a posto e mi ha passato la pagaia in acqua.

Ruoli dei tecnici invertiti, questa volta la conduzione è toccata a me, la prima volta ad un raduno ufficilale. Che onore!

Avvicinamento a S. Vigilio

Abbiamo pagaiato sottococosta, entrando nei porticcioli storici di Lazise e Bardolino. Costeggiato anche il paese di Garda prima di arrivare all’incantevole Punta San Vigilio.

Posto stupendo con il bel tempo ma – devo dire – sotto la pioggia ha un fascino ancora più fiabesco.


Girata la punta, come sospettavamo, ci è arrivato il vento in faccia. Abbiamo così deciso di evitare la sosta nella Baia delle Sirene, dove avremmo solo preso del gran freddo, per tornare nell’insenatura tra San Vigilio e Garda dove avremmo potuto trovare riparo dal vento per pranzare in una situazione di maggiore confort.

Fortuna volle che l’unica mezz’oretta di tregua della pioggia abbia combaciato proprio con la nostra pausa pranzo quindi non è stato neanche necessario montare il tarp che Fabio aveva previdentemente portato.

Prima di ripartire abbiamo voluto fare una foto scherzosa in ricordo dei “vecchi tempi” in cui ognuno indicava con il dito la direzione in cui – secondo lui- si trovava il Pal del Vò. 

"è là, è là" - indicando il palo - foto Fabio Capecchi


Reimbarcati abbiamo tagliato di netto il golfo di Garda e puntato dritto su Bardolino; visto che eravamo addirittura in anticipo sulle previsioni ci siamo concessi nuovamente di rientrare a fotografare i due porticcioli prima di sbarcare al camping per concludere ufficialmente l’evento. 


greenland total black davanti a Villa Bernini - Lazise


Link agli articoli degli anni precedenti:

Concentrazioneskimokayak 2022

Concentrazioneskimokayak 2019

Concentrazioneskimokayak 2016



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