foschia verso Lecco |
Pagaiata mattutina con Marco di EKO
Kayak sul Lario.
Un giretto ad anello di 10,8nm (20km)
con partenza da Olcio, traversata su Vassena e poi risalita a Nord
fino alla punta di Bellagio; da li nuova traversata verso il Grand
Hotel di Varenna per poi riprendere sottocosta fino a ritornare
al punto di partenza.
Pescatori alla Madonna del Moletto |
Ma non è tanto importante il percorso.
Non eravamo li per quello. Eravamo li per godere dello spettacolo dei
primi deboli raggi di sole autunnali che pian piano diradano le
caratteristiche foschie. Questa atmosfera quasi surreale ci ha fatto
compagnia per tutta la prima metà del viaggio compresa la sosta
alla Madonna del Moletto. Pagaiare con Marco è stato piacevole perchè ha
un carattere simile al mio: si scambia qualche parola, si fanno
quattro chiacchiere ma per il resto anche lui ama passare la maggior
parte del tempo in silenzio ad ammirare la natura ed i giochi di
luci. Per la maggior parte del tempo, al posto della pagaia, avevamo
in mano la macchina fotografica... se non addirittura solo i nostri
pensieri.
Prima travestata col sole che gioca a nascondino |
Sembrava che la natura fosse impigrita
e non volesse risvegliarsi: il sole sorto dalle Grigne rimaneva
spesso nascosto dietro alle nubi senza farsi vedere, il lago piatto
come una piscina che neanche aveva voglia di cullarci con il suo
saliscendi e gli uccelli che dalle cime degli alberi si guardavano in
giro spesso noncuranti della nostra presenza.
Solo verso le 11, quando eravamo già a
Bellagio il sole ha definitivamente deciso di mostrarsi a pieno e da
li in poi ci ha regalato dei colori vivi che non ti aspetteresti a
fine Novembre.
il caratteristico scoglio dei cipressi |
Dopo una seconda sosta a Varenna
abbiamo costeggiato verso Sud e, riscaldati dal sole in faccia, ci
siamo divertiti ad infilarci in un paio di piccole grotte non dopo
esserci nascosti in una pianta che dal parco di Villa Monastero
sviluppa una grossa chioma a pelo dell'acqua.
Coppia di ASA KDM 520 alla Madonna del Moletto |
Ringrazio Marco EKO per la bella
mattinata, non solo per la compagnia ma anche per avermi offerto la
possibilità di utilizzare uno dei suoi kayak.
Ero da tempo curioso di provare il
leggendario ASA KDM 520; una pietra miliare del kayak da mare made
in Italy. Un kayak che, sebbene non nasconda il fatto che il
progetto risale a qualche decina di anni fa (la ASA di Milano non
esiste più già da un po'), ha ancora una nutrita schiera di
appassionati che lo preferisce a barche di progettazione e
costruzione più recente: kayaker “vecchio stampo” che più che
a prestazioni e tecnicità guardano allo spirito escursionistico.
Così quando mi ha detto che se volevo lasciare a casa la mia barca
ne avrebbe caricate due delle sue non ho potuto che essere entusiasta
della proposta!
Sono ben felice che la mia prima volta
su un kayak in composito sia stata con questo storico kayak in
un'atmosfera così speciale!
Arrivo a Varenna |
giochi di luce...visti dall'ombra |
Link al blog di Marco EKO:
https://ekokayak.wordpress.com/
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