martedì 16 luglio 2024

Idro e Ledro "attenti a quei due" 2024

L'incontro sui laghi di Idro e Ledro è ormai diventato un appuntamento consolidato nel calendario di Sottocosta.


Un bel fine settimana a godere della fresca aria del Trentino giusto un paio di settimane dopo esser stati in qualche caldissima località per il Sottocosta Kayak Camp.

Quest'anno sono andato con la famiglia al completo.
Ovviamente non potevo pensare di abbandonare Gloria in spiaggia con i due bambini, per cui non abbiamo preso parte ufficialmente all'evento ma eravamo presenti giusto per la compagnia.

Però il richiamo dell'acqua è forte... ed ho pensato che abbandonare in spiaggia Gloria con solo uno dei due bimbi forse si poteva fare. Perfetto; Federico sarebbe stato con la mamma mentre io e Matteo ci saremmo goduti qualche simpatico giretto in canoa canadese!
Certo, presentarsi ad un raduno di kayak da mare in canadese è coerente come andare ad un track day per supercar con un autoarticolato.
Motivo per cui non abbiamo neanche fatto l'iscrizione all'evento, ma solo prenotato per cena; il vero cuore del raduno.

Siamo arrivati a Ledro con la nostra bellissima Swift sul tetto. Questa canoa è con noi ormai da due anni ed è stato il suo primo viaggio fuori dalle acque di casa da quando sono andato a ritirarla in Carinzia.
Una nota simpatica è stata il giorno prima della partenza; vado a fare rifornimento con la macchina già carica ed al distributore si ferma un tizio, ex canoista, appositamente per guardarla da vicino. Mi racconta della sua vecchia Old Town, poi mi stringe la mano dicendomi "complimenti, è raro in Italia vedere una barca così bella!".
Qualche intenditore dalle mie parti c'è; decenni fa sul Lago di Pusiano vi era una scuola di canoa canadese (si chiamava "il canneto") che ha avuto anche l'onore di ospitare Backy Mason.


Appena arrivati a Ledro una grande sorpresa: Caterina e Marco si sono presentati con un mega regalo per Matteo! Una pagaia per canadese a coda di lontra personalizzata con il nome sull'oliva e disegni di medusa e cavalluccio marino sulla pala.
E' stato il primo regalo ricevuto da Matteo per il suo 3° compleanno, festeggiato la settimana successiva. Chi conosce la storia di questo raduno, e del suo nome, ha ipotizzato che in futuro questo evento sarà forse da rinominare in "attenti a quei 3".

La parte meno bella della giornata è stata il meteo: il cielo era scuro e soffiava un bel vento. Nulla di preoccupante in kayak da mare... ma per una canadese da 17'6" dal bordo libero abbondante non è il massimo, specie se condotta da solo.


Così, mentre gli altri partivano per il periplo del lago, noi siamo rimasti in zona spiaggia. Ci siamo avvicinati alla cascata (artificiale) formata dal torrente Massangla proprio dove si getta nel lago; qui abbiamo ripescato una palla alla deriva e poi siamo subito sbarcati per giocare un po' nell'acqua. Matteo è rimasto a lungo a mollo nonostante il lago freddino ed il vento.
Ecco, se c'è un talento innato in questo bambino è proprio quello di scovare ogni minima opportunità per prendere un bel raffreddore!

La sera cena a base di pesce di lago a Baitoni. Ricordo due anni fà, Matteo aveva appena un anno e mangiò un gran quantitativo di pasta con il persico e filetto di salmerino. Quest'anno solo pasta in bianco.

Non è mancata la torta per gli 87 anni di Luciano a fine serata.

Per la notte siamo stati da Giorgio ed Ines.
Per sdebitarsi dell'ospitalità Matteo si è esibito in un gran concerto di tosse durato dal tramonto all' alba.

L'indomani mattina ritrovo sulla spiaggia di Baitoni, meteo perfetto previsto fino a mezzogiorno.
Tradizionale temporale pomeridiano annunciato dopo pranzo. La nostra idea è comunque quella di mangiare al locale e poi partire subito.
Scelta dell' orario azzeccatissima in quanto sono riuscito a dover caricare la canoa sotto al diluvio universale e ad onorare, anche quest'anno,  un'altra tradizione di questo raduno: ovvero l'oretta fermo in coda per incidente sulla provinciale che percorre la Valsabbia.  Tutti gli anni la stessa storia; non c'è modo di evitarlo.
Ragazzi io ve lo dico, l'anno prossimo o mi portate in elicottero, o io non vengo.

Comunque in acqua siamo stati al seguito del gruppo per il primo tratto della navigazione all'interno del biotopo del lago d'Idro e risalendo la foce del Chiese fino allo stramazzo sotto al ponte pedonale.
Le abbondanti piogge degli ultimi periodi hanno assicurato una discreta correntina con una bella vena d'acqua che correva veloce proprio al centro del canale e due tranquille e molto ampie morte ai lati; abbiamo approfittato per fare un paio di traghetti.
Qui abbiamo salutato il gruppo di kayaker; loro proseguivano mentre noi siamo rientrati per fare un po' di vita da spiaggia.

Andiamo?

Per Matteo è stato un evento importante: la prima volta in canoa fuori dal lago di Garlate. La cornice è stata fantastica; con acqua pulita, una bella compagnia ed un meteo tutto sommato buono.
In Trentino ci sono dei laghetti troppo piccoli per il kayak da mare in cui mi piacerebbe pagaiare con la canadese; quest'anno -tra l'altro- di acqua ne abbiamo in abbondanza per cui sarebbe stata la stagione giusta.
Mi viene in mente che Marco e Caterina vanno anche in canadese, e un paio di altri amici al CK90 potrebbero aggregarsi con piacere... Chissà che questo raduno non possa per un anno diventare multidisciplina.
La canadese, tra i suoi pregi, ha quello di costringere il canoista ad affinare alcune tecniche... Anche il più irriducibile dei lupi di mare ne trarrebbe un grande vantaggio.









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