Potrei prendere il vizio di frequentare la zona di Brivio nei prossimi periodi.
Lo scorso sabato sono stato ospite alla sede canoistica del Gruppo Escursionisti Briviesi (che si trova proprio nel castello in riva all'Adda); mi hanno permesso di provare un EXO Navigator. Pochi sanno che proprio quello doveva essere il mio primo kayak ma poi cause di forza maggiore hanno dirottato i miei acquisti verso i Prijon Touryak.
Mi è però sempre rimasta la curiosità di sapere com'era questo Navigator e gli amici del G.E.B. sono stati così gentili da concedermi un lungo giro prova. In quell'occasione i briviesi incontrati hanno manifestato una certa curiosità nei riguardi della canoa canadese... e vuoi non cogliere la palla al balzo?
Ieri con Damiano ed i due Riccardi ci siamo imbarcati su due canadesi dalla sede Canneto del CK90 di Vercurago per la discendere l'Adda fino ad Imbersago.
Ho tentato di spiegare a grandi linee quel poco che ho appreso sulla conduzione di una canoa con pagaia a pala singola ma fortunatamente il gruppetto era composto da kayaker con una buona esperienza per cui è bastato lasciare che "ci prendessero la mano" da soli.
la pace dei laghetti interni |
Dopo il trasbordo della diga di Olginate Riccardo G. ed io ci siamo imbarcati con la mia Swift a monte del ponte ed abbiamo così percorso anche la rapida più impegnativa di questo tratto di fiume per poi raggiungere gli altri due, rientrati in acqua più a valle.
Dopo la calma piatta offerta dal lago di Olginate è venuto il momento delle rapide del Lavello; non ci avevo dato troppo peso dato che la siccità dell'ultimo anno ci aveva abituati a non considerarle più di quel tanto; però con i parametri di apertura della diga tornati in regimi normali (attorno ai 150m3/s) anche qui c'è un bel movimento con onde stazionarie, mulinelli e morte insidiose. Sono comunque stati tutti concordi nell'affermare che le canoe canadesi, in questo tipo di acque, si comportano decisamente meglio rispetto ai kayak da touring e mare solitamente impiegati per le discese turistiche tanto dal CK90 quanto dal GEB di Brivio.
Siamo entrati ad esplorare la zona umida cosiddetta delle "stoppate" subito a sud di Monte Marenzo e da li discesi poi a Brivio dove Damiano mi ha raccontato interessanti aneddoti storici riguardanti la darsena di un vecchio macello in località Cà Rota, l'idrovora costruita negli anni '30 per la bonifica dei campi a nord di Brivio e l'edificio che un tempo faceva da dogana tra la Serenissima (che si estendeva fino a Cisano Bergamasco) e Brivio (territorio del ducato di Milano).
il canale di ingresso delle Stoppate |
Sbarcati alla loro sede hanno addirittura insistito per offrirmi un succulento pranzo in un localino frequentato dai canoisti locali e, come ben si sa, non mi tiro mai indietro quando c'è da mangiare!
Tornati in acqua a pancia piena abbiamo mantenuto gli stessi equipaggi a ruoli invertiti così che tutti provassero la conduzione sia in prua che in coda. E' stata un'ottima esperienza anche per me dato che rarissimamente ho avuto modo di occupare il posto anteriore.
Arrivati al traghetto leonardesco di Imbersago c'è stato un raro avvistamento: quatto canadesi si esercitavano in manovre di fronte alla sponda di Villa d'Adda. Ci avviciniamo per fare conoscenza e scopriamo essere soci AICAN (che a quanto ne so dovrebbe essere per i canadesi più o meno quello che è Sottocosta per i kayaker marini) soliti frequentare queste zone.
Per tutta la giornata c'è stato un bel sole, niente vento e l'autunno ci ha regalato dei colori caldi davvero magnifici.
La compagnia poi è stata davvero super! Il GEB è una società sportiva storicamente votata alle camminate ed allo sci; da 5 anni grazie alla passione di alcuni soci, complice poi la posizione strategica su uno splendido tratto di fiume, è stato introdotto anche lo sport di pagaia con alcuni kayak da touring. Settore che mi raccontano essere in forte crescita.
Personalmente posso dirmi doppiamente soddisfatto di questa giornata sia perché è stata una gran bella pagaiata in compagnia sia perché credo di essere riuscito ad entusiasmare qualcuno nei confronti della canoa canadese; sopratutto considerando la posizione del GEB: su un tratto di fiume dalla grande portata, ancora relativamente vicino ai monti e quindi con acqua pulita e caratterizzato da zone umide esplorabili solo con piccoli natanti dallo scarso pescaggio. Praticamente l'habitat ideale in cui la canoa canadese esprime il massimo delle proprie potenzialità.
Spero quidni di aver trovato nuovi amici, da aggiungere a quelli del CK90, con cui condividere un percorso di crescita nel mondo della "pala singola".
Sarebbe davvero bello se nel castello di Brivio decidessero di affiancare alla loro flotta di EXO Navigator anche un paio di belle canadesi.
Si sta già pensando ad ambiziosi progetti futuri, come la discesa integrale dei tratti per noi navigabili di Adda (passaggi di II° grado massimo) da Lecco al Po. Chissà che non si concretizzi davvero!
PS: quanto è bella la mia Swift? (Foto di Riccardo) |
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