Il raduno sui laghi di Idro e Ledro nasce con l’intento di fare festa; festa per i due ravvicinati compleanni di Luciano e Giorgio Nesca.
Purtroppo però quest’anno di voglia di festeggiare proprio non ne avevamo.
Sono salito a Storo accompagnando Luciano, ancora convalescente dall’intervento oculistico che lo ha costretto a rinunciare al Camp. Il venerdì sera, dopo aver montato le tende sotto la pioggia, siamo stati ospiti a casa di Ines e Giorgio per un’ottima trippa (abbiamo prenotato anche per il prossimo anno, meglio portarsi avanti). Durante la cena abbiamo evocato i recenti ricordi del Camp conclusosi appena una settimana prima.
Sabato mattina, mentre raggiungevamo il lago di Ledro, Luciano ha ricevuto una telefonata che mai avremmo voluto ricevere.
Andrea Bresil era impegnato in un trekking nautico in Sardegna. Lui ed i suoi compagni di viaggio erano bloccati ad Abbatoggia a causa di un fortissimo maestrale dal giorno precedente, quella mattina i suoi compagni lo avevano trovato senza vita.
È stato un duro colpo per tutti. Andrea era un caro amico, una di quelle persone di cui chiunque conserva un piacevole ricordo della sua compagnia. Lui e sua moglie Mirella sono stati per me e Gloria un riferimento quando eravamo alle prime partecipazioni ai raduni di Sottocosta.
Lo abbiamo ricordato sia durante il briefing sia durante la cena del sabato.
Il giro del Lago di Ledro, pur essendo breve, è davvero una pagaiata piacevole. Il meteo incerto ci ha anche favorito riducendo il sovraffollamento delle spiagge che ricordavo dalle edizioni precedenti. Comunque non è scesa una goccia d’acqua finchè non siamo sbarcati. A quel punto però ha iniziato a piovere.
La sera, a tavola, ovviamente mancava quella gioia ed euforia tipica di questi avvenimenti; ma lo stare insieme tra amici ci ha forse aiutati a metabolizzare meglio la notizia.
L’indomani mattina -come da programma- ci siamo presentati all’imbarco puntuali e -come di consuetudine- siamo partiti in ritardo. Il lago d’Idro non è grandissimo ma una mezza giornata di navigazione se la prende tutta.
Navigare con dei veri esperti del territorio è sempre molto molto piacevole in quanto all’attività puramente sportiva si affianca anche l’aspetto culturale. Giorgio ed Ines ci hanno raccontato molto riguardo le peculiarità storiche e naturalistiche di questo lago e della sua valle.
Come ci aspettavamo a mezzogiorno è salito un bel vento da sud che ha caratterizzato le ultime miglia prima della pausa pranzo all’estremo sud del lago.
Nel viaggio di ritorno invece abbiamo preso un bell’acquazzone che è arrivato quando avevamo da poco passato Vesta.
Il raduno è stato in generale un po’ sottotono. Le presenze ridotte all’osso (solo 12 partecipanti a cui aggiungere Luciano che ci ha seguiti da terra) in parte a causa del meteo incerto ed in parte a causa del fatto che molti avevano “prolungato” le vacanze del Camp in Puglia ed erano ancora in viaggio ma come si usa dire: meglio pochi ma buoni!
PS: qualcuno tra i più attenti noterà che nelle foto non c'è la prua di nessuno dei miei kayak... no, non ho rubato le foto agli altri, solo che molti erano curiosi di provare il mio Xceed così entrambi i giorni l'ho prestato. Sabato ho pagaiato il Pace17 (costruzione Nelo) di Giorgio, che mi è sembrato leggermente diverso da quello di Gloria; domenica ho fatto una bella navigazione in un Sardinia rosso fuoco ed ho anche fatto conoscenza con un Kitiwec...
Gran bella barca il Kitiwec!
In ricordo di Andrea (Lago d'Orta - 2021) |
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